Chi Junior Cally: nome e biografia del rapper della polemica di Sanremo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Dai furti d’auto al Festival di Sanremo, chi è Junior Cally

Junior Cally

Chi è Junior Cally, il rapper delle polemiche di Sanremo 2020: il nome, la storia e le polemiche che accompagnano l’artista con la maschera.

Junior Cally, all’anagrafe Antonio Signore, è un rapper italiano. È nato a Roma nel 1991 e si è trovato al centro delle polemiche per la sua partecipazione a Sanremo 2020.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Chi è Junior Cally: il nome e la biografia

Antonio Signore, vero nome di Junior Cally, nasce nel 1991 a Focene, sul litorale Romano, a pochi chilometri dalla Capitale. Le informazioni più accreditate sulla vita dell’artista arrivano dalle pagine del libro Il principe. È meglio essere temuto che amato, Rizzoli editore.

Nel libro autobiografico Junior Cally parla della sua vita e spiega i testi delle sue canzoni, anche quelle più discusse come Strega, che per molti rende inopportuna se non offensiva la sua presenza a Sanremo. Ma di questo parleremo in seguito.

Cresce in una famiglia costretta a fare i conti con le ristrettezze economiche e soffre il confronto con i suoi amici, o meglio con i suoi compagni di scuola e di classe.

La vita a Focene, la prigione di Antonio Signore

Antonio inizia a soffrire presto il clima da paesino che si respira a Focene. In poco tempo si ritrova a dover fare i conti con una brutta fama, quello del ragazzo drogato, della mela marcia, del soggetto da evitare.

“Io a Focene avevo una brutta fama: ero quello che si drogava, da non frequentare. Mi fa ridere se penso che sono l’unico a non essersi mai drogato. Ma il paese è così”.

Va detto che non diventa proprio un ragazzo modello. Entra in un giro di amicizie poco raccomandabili, si è ritrovato troppo spesso coinvolto in risse notturne. Junior Cally si becca anche una condanna a un anno e due mesi per furto d’auto. La pena, dopo il patteggiamento, sarebbe stata ridotta a sei mesi che non ha dovuto scontare.

Da Antonio Signore a Junior Cally

Antonio cresce ascoltando la musica di Eminem e sogna di diventare con il rap un simbolo della ribalta, un esempio per chi è costretto a combattere le proprie paure. Le stesse che lo hanno spinto a indossare una maschera. Come raccontato nel libro, il progetto Junior Cally nasce, come spesso accade agli artisti di qualunque genere, da una delusione amorosa. Dalle ceneri del sentimento nasce uno degli artisti più controversi sulla scena della musica italiana.

Junior Cally
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/JuniorCallyOfficial

I testi delle canzoni

Nei testi delle canzoni emerge un senso di frustrazione, di insoddisfazione, un rancore nei confronti di una società che non lo ha saputo accogliere per quello che era, per una realtà che ha preferito etichettarlo invece che comprenderlo.

Molte rime sono violente, nude, crude. Quasi un’esasperazione di quello che secondo gli altri lui doveva essere. Un poco di buono, un criminale addirittura. Ma sullo sfondo dei sui testi si sente sempre la voglia di riscatto.

Junior Cally, Strega: il testo e il video

Junior Cally viene di fatto alla ribalta nel 2017 per le polemiche che accompagnano Strega, una canzone che tra i giovani ha riscosso un discreto successo (qui il testo della canzone). Il problema, per l’opinione pubblica, è che il rapper canta anche di un femminicidio. E non nel senso di denuncia. Il crimine, nella canzone, lo commette lui, se ne vanta. Ovviamente non possiamo dire che gli artisti cantano sempre e necessariamente quello che sono, ma hanno una responsbilità: veicolano dei messaggi che, nel caso di Cally, raggiungono un pubblico di giovani e giovanissimi.

Di seguito il video di Strega di Junior Cally

Junior Cally a Sanremo 2020

È proprio il testo di Strega a mettere in discussione la partecipazione di Junior Cally a Sanremo. Il direttore della Rai Foa ha definito quantomeno inopportuna la presenza dell’artista al Festival della Canzone italiana. Matteo Salvini si è augurato che il rapper non salga sul prestigioso palco dell’Ariston. L’opinione pubblica si è divisa tra chi ha difeso la libertà degli artisti, schierandosi quindi con la decisione di Amadeus, e chi ritiene inaccettabile la sua presenza sulla televisione pubblica, accusata di fare pubblicità a un artista violento.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:40

Sardine a Bologna, Santori: ‘Noi contattati dai 5 Stelle. Per molti siamo alternativa al populismo’

nl pixel